Non possiamo non dirci non violenti
Anno | 2021 |
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Autori | Filippo La Porta, Luca Cirese |
Collana | Nodi |
Pagine | 76 |
ISBN | 9788832905298 |
Cod. | 9788832905298 |
Cos’è la nonviolenza? Una proposta politica? Una scelta di vita? Un modo creativo di gestire i conflitti, una testimonianza? Se sono numerosi i casi di nonviolenza “vincente”, capaci di andare controcorrente e di “risparmiare il sangue”, difficilmente i tanti eroi della resistenza senz’armi del Novecento si vedranno riconoscere l’onore di una statua. La pratica resa famosa da Gandhi rimane però una corrente sotterranea che – affiorando già negli anni Sessanta per essere rilanciata dalla rivoluzione femminista – confluisce oggi nelle forme di “un mondo possibile”: una concezione diversa della politica, per costruire un’altra società dentro di questa. Su questi temi cruciali si confrontano due generazioni: La Porta e Cirese, chi viene dal Sessantotto e dalla violenza “emancipativa” di Sartre e Fanon e chi, nato alla fine degli anni Ottanta, è cresciuto vedendo al telegiornale gli orrori della guerra jugoslava e della violenza del terrorismo internazionale. Una difesa della nonviolenza che, sia pure con i necessari distinguo, è oggi urgente più che mai, perché ci ricorda che c’è sempre un’alternativa.
RASSEGNA STAMPA
LEFT

Filippo La Porta
Critico e saggista. Scrive regolarmente su «la Repubblica» e collabora all’«Unità». Ha una rubrica sul settimana le «Left» e sul mensile «L’immaginazione». Per Castelvecchi ha pubblicato Splendori e miserie dell’impegno. L’impegno civile degli scrittori da Manzoni a Murgia (2023), L’impossibile “cura” della vita. Cechov, Céline e Carlo Levi, medici-scrittori coscienziosi e senza illusioni (2021) e Non possiamo non dirci non violenti (con Luca Cirese, 2021).