Vittorio Arrigoni
Anna Maria Selini
Vittorio Arrigoni
Ritratto di un utopista
Introduzione di Francesco Battistini
Nei campi con i contadini e in mare con i pescatori tra gli spari, sotto le bombe durante l’operazione militare israeliana Piombo fuso. Questa la scelta di vita di Vittorio Arrigoni a Gaza, terra «madre di tutte le ingiustizie». Nel racconto di Anna Maria Selini si ripercorrono i suoi anni passati in Palestina, attraverso i ricordi delle persone a lui più vicine fino al rapimento e all’assassinio, nell’aprile del 2011. Una morte su cui non è stata fatta ancora chiarezza, dimenticata troppo presto, e seguita da un processo farsa, nell’indifferenza della politica italiana di allora. Partigiano intransigente, un po’ Corto Maltese un po’ Che Guevara, libero dall’influenza dei governi, Vittorio agiva spinto dall’urgenza di difendere e diffondere il rispetto per i diritti umani stando tra la gente, nel cuore delle cose. Un messaggio, il suo, che continua a ispirare molti e che oggi è più necessario che mai.
ANNA MARIA SELINI
Giornalista professionista, ha collaborato, tra gli altri, con repubblica.it, «l’Unità», «Il Corriere di Bologna», «L’Eco di Bergamo» e trasmissioni Rai. Ha realizzato reportage a Cuba, in Kosovo, Tunisia, Israele e Territori occupati. Tra questi, Gaza. Guerra all’informazione, finalista Premio Ilaria Alpi, e Restiamo umani. Vita e morte di Vittorio Arrigoni, trasmesso da Rai 3.
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