Toccare l’intoccabile. Un artigiano della materia

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Sidival Fila

Toccare l’intoccabile. Un artigiano della materia

In dialogo con Cristiana Fanelli

Questo libro ripercorre l’intreccio tra la vita e l’opera di Sidival Fila, artista francescano di origine brasiliana la cui esistenza è segnata da passaggi e cesure radicali. Passaggi territoriali dal Brasile all’Italia, passaggi interiori dall’arte figurativa all’arte informale. E, soprattutto, il passaggio dall’assoluto dell’arte all’assoluto della vocazione religiosa. Lungo il filo di una biografia che affonda le sue origini nella terra rossa del Paranà, la psicanalista Cristiana Fanelli scopre nelle erosioni di quelle pianure la matrice della sua futura arte. Qui, come sulle sue tele, la materia è il luogo di un evento incessante: macchie, muffe, buchi, vuoti, giochi cromatici, lacerazioni. Come mostrano le fotografie di Mario Coppola, le superfici delle opere di Fila, esposte alle alterazioni del tempo, dell’atmosfera e della luce, non cessano di alterarsi o, come direbbe Jacques Lacan, non cessano di scriversi. Fra tiraggi, trazioni e cuciture, questo “artigiano della materia” apre varchi in direzione del sacro – epifanie sensibili del divino – realizzando così il mistero del suo atto: toccare l’intoccabile.

SIDIVAL FILA
Artista e presidente dell’omonima Fondazione filantropica, vive e lavora a Roma nel convento di San Bonaventura al Palatino. Nato nel 1962 nello Stato del Paranà, nel 1985 si trasferisce in Italia, dove entra a far parte dell’Ordine dei frati minori di San Francesco d’Assisi. Dopo aver interrotto per diciotto anni la sua attività di pittore, nel 2006 riprende la sua ricerca artistica partendo dai materiali in disuso, soprattutto tessuti, tra i quali lino, cotone, seta, canapa e broccati. Dal 2007 le sue opere sono state esposte a Roma, a Milano e in altre città italiane, oltre che in varie parti del mondo, fra cui Monaco (Galerie du Gildo Pastor Center), Lille (Le Fresnoy – Studio National des Arts Contemporains),
Colonia (Kunst-Station Sankt Peter), Parigi (Galerie Jérôme Poggi). I suoi lavori fanno parte di molte collezioni internazionali e sono presenti in fiere internazionali quali Art Basel (Miami), Fiac (Parigi), Arco (Madrid) e Outsider Art Fair (New York). Una sua istallazione è esposta in modo permanente ai
Musei Vaticani.

CRISTIANA FANELLI
Psicanalista dell’Association Lacanienne Internationale, è presidente di Ali- Roma. Dottore di ricerca in Filosofia alla Sapienza di Roma, è docente dell’IRPA e del Laboratorio freudiano per la formazione degli psicoterapeuti. Tiene seminari fra Roma e Parigi. La sua ricerca coniuga le competenze psicanalitiche di orientamento lacaniano con quelle letterarie e linguistiche: di qui le sue scritture su Marguerite Duras e James Joyce. Fra i lavori a lei più cari, la traduzione del testo di Marcel Proust Gelosia (Castelvecchi, 2021). Ha curato e scritto per diversi volumi tra i quali: AA.VV., Il sapere che viene dai folli (DeriveApprodi, 2017); Muriel Drazien, Per donna sola (Castelvecchi, 2019); In esilio, Prefazione a James Joyce, Esuli (Castelvecchi, 2022) e Nei deserti del fine analisi, Postfazione a La clinica psicoanalitica dell’atto (Mimesis, 2023).

 

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