Teoria dei numeri

Andrè Weil

Teoria dei numeri

La matematica nella sua forma più pura, l’aritmetica come arte, raccontata nel suo sviluppo storico con precisione e passione letteraria. André Weil, tra i maggiori matematici del Novecento, ricostruisce in questo libro gli sviluppi della teoria dei numeri, cominciando da una tavoletta babilonese del tempo di Hammurabi, soffermandosi sull’opera del greco Diofanto e degli studiosi indiani, per concentrarsi poi soprattutto sull’esposizione dei risultati dei quattro autori che, tra Seicento e Ottocento, hanno fondato la moderna aritmetica: Fermat, Eulero, Lagrange, Legendre. È solo negli ultimi secoli, infatti, che questa disciplina – che nel Rinascimento era legata ancora alla numerologia – ha acquisito una propria autonomia specifica, slegandosi dall’analisi e dall’algebra. Scienziato di grande sensibilità umanistica, Weil sa unire in una scrittura brillante scrupolosità filologica e immaginazione, facendo di questo libro – pubblicato per la prima volta negli Stati Uniti nel 1984 – una limpida e dettagliata introduzione ai metodi e ai progressi della teoria dei numeri.

Andrè Weil

(Parigi, 1906 – Princeton, 1998) Matematico francese tra i maggiori del Ventesimo secolo, fratello della filosofa Simone Weil, nasce a Parigi da una famiglia ebrea. Dopo gli studi all’École Normale di Parigi, frequenta diverse università straniere e si trasferisce per alcuni anni in India. Nel 1935 è tra i fondatori dell’Association des collaborateurs de Nicolas Bourbaki, che si pone l’obiettivo di rinnovare la cultura matematica francese. A causa delle leggi razziali e della guerra, deve spostarsi in Brasile e negli Stati Uniti, dove prosegue le sue ricerche e l’attività accademica. Fondamentale il suo contributo ai progressi teorici della matematica nella seconda metà del Novecento, dalla geometria differenziale ai «gruppi di Lie». Si è dedicato all’ipotesi di Riemann e al Programma Langlands. I suoi interessi hanno toccato anche l’antropologia e lo studio delle lingue antiche. Per Castelvecchi sono usciti anche Ricordi di apprendistato e Una fredda bellezza.