Lo sviluppo vertiginoso del digitale ha segnato la fine della filosofia? Nel nostro mondo in transizione, la riflessione filosofica non sembra poter resistere alla prova scientifica e alle applicazioni della tecnica. Per evitare che finisca ufficialmente tra i cimeli della Storia, il filosofo Yuk Hui, nei saggi qui raccolti, invita a ripensare la dinamica che ha permesso alla scienza di sostituirsi alla metafisica. Quella dinamica è la cibernetica, che ci costringe ad accogliere le sfide del post-umano, superare e trovare alla filosofia un nuovo compito. Solo un pensiero inaugurato dalla cibernetica, infatti, può fare chiarezza sulla contingenza come valore, e proporre un atteggiamento verso la cultura digitale che vada oltre le critiche a priori o i trionfalismi ideologici.
Yuk Hui
Allievo di Bernard Stiegler, è professore di Filosofia alla Erasmus University Rotterdam. Fa parte della giuria del Berggruen Prize for Philosophy and Culture e dal 2014 è coordinatore del Research Network for Philosophy and Technology. I suoi libri sono stati tradotti in oltre dieci lingue. È stato definito «uno dei più interessanti filosofi della tecnologia contemporanei» da «il manifesto». Castelvecchi ha già pubblicato Pensare la contingenza. La rinascita della filosofia dopo la cibernetica (2022).