Credi al mio pessimo e tenerissimo carattere

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Cesare Brandi
Credi al mio pessimo e tenerissimo carattere
Lettere 1930-1981
Questo libro raccoglie per la prima volta un’ampia scelta di lettere, in buona parte inedite, della vasta corrispondenza che Cesare Brandi intrattenne con colleghi e amici nell’arco di cinquant’anni. Quasi un’autobiografia in cui, accanto al Brandi più noto – il critico, lo storico, il filosofo dell’arte, il teorico del restauro, il viaggiatore –, emerge una figura più intima e confidenziale, che scrive di amicizia, solitudine e amore in una prosa limpidissima e misurata, spesso accesa da lampi di poesia. Il capitolo meno conosciuto ma forse più suggestivo della bibliografia brandiana, impre­scindibile per conoscere il lato più privato del grande intellettuale e del mondo culturale italiano dell’epoca.

 

Cesare Brandi
(1906-1988) È stato uno dei più grandi storici e teorici dell’arte italiani del Novecen­to. Nel 1939 partecipa con Giulio Carlo Argan alla costituzione dell’Istituto Centrale per il Restauro, che dirige fino al 1961, quando intraprende la car­riera universitaria, prima a Palermo poi a Roma. Nel 1947 fonda la rivista «L’immagine», diretta fino al 1950. Dal 1957 al 1986 collabora regolarmente al «Corriere della sera». Ha scritto opere di estetica, storia dell’arte, teoria del restauro, monografie e libri di viaggio. Ricordiamo la Teoria del restau­ro (1963), tradotta in più lingue; i memorabili saggi su Giotto, Canaletto, Morandi, Burri; gli studi di filosofia dell’arte e i suoi affascinanti libri di viaggio; e nel catalogo Castelvecchi: Morandi lungo il cammino, Disegno dell’architettura italiana e Musica, Danza, Teatro. Scritti ritrovati 1937-1986.

 

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