Corpo in figure. Filosofia e politica della corporeità

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Adriana Cavarero

Corpo in figure. Filosofia e politica della corporeità

Che rapporto esiste tra politica e corporeità nel pensiero occidentale? E se tale rapporto si basasse sul millenario tentativo fallogocentrico di rimuovere il corpo femminile come elemento estraneo e perturbante e innalzare quello maschile a modello della polis razionale? In questo testo chiave del pensiero della differenza sessuale, Adriana Cavarero esplora i paradossi della creazione del “corpo politico” delle società moderne attraverso le figure emblematiche di Antigone e Ofelia. Esempi eccellenti di corpi “impolitici” tremendi, queste due figure di donna guadagnano una nuova narrazione in contrappunto al dettato di Platone e di Hobbes, a significare le potenzialità eversive del corpo femminile rispetto all’ordine politico maschile. L’autrice ci coinvolge in una inedita “narrazione filosofica” che intende restituire un senso politico a quei soggetti femminili negati ed emarginati dalla storia del pensiero filosofico, che qui riaffiorano grazie a María Zambrano e a Ingeborg Bachmann.

Adriana Cavarero
Ha insegnato Filosofia politica all’Università di Verona, dove è attualmente professoressa onoraria e presidente del comitato scientifico dell’Hannah Arendt Center for Political Studies. È stata visiting professor alla New York University e alla University of California Berkeley. Castelvecchi sta ripubblicando le sue opere, fra cui A più voci. Filosofia dell’espressione vocale (2021), Tu che mi guardi, tu che mi racconti. Filosofia della narrazione (2022), Orrorismo. Ovvero della violenza sull’inerme (2022), Nonostante Platone. Figure femminili nella filosofia antica (2023). Il suo nuovo libro è Donne che allattano cuccioli di lupo. Icone dell’ipermaterno.

 

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