Rodin
Octave Mirbeau
Rodin
Auguste Rodin (1840-1917) riconosceva in Octave Mirbeau il più fedele dei suoi sostenitori. E in effetti Mirbeau ha svolto un lavoro prezioso per l’opera dello scultore francese, segnalandone tempestivamente e con fermezza l’assoluto valore. Nei testi qui riuniti si può non solo apprezzare l’acume e lo stile di Mirbeau, ma anche scoprire la storia delle controversie sul monumento per Victor Hugo, dello scandaloso “caso Balzac”, dei retroscena della grande Esposizione del 1900. Anche Rodin ha avuto «l’onore doloroso e forse corroborante di essere contestato dalla mediocrità e perseguitato dall’odio degli sciocchi». Mirbeau, invece, lo acclama campione del genio individuale in un’epoca di pensiero massificato, scagliandosi contro l’ipocrisia di accademici, burocrati e moralisti. Il genio può essere infastidito, mai demolito.
Octave Mirbeau
(Trévières, 1848 – Parigi, 1917) Giornalista, scrittore, saggista, drammaturgo e reporter di viaggio. Critico per «L’Ordre de Paris», ha collaborato a «La France» e «Le Figaro»; nel 1888 ha fondato il settimanale «Les Grimaces». Dapprima orientato politicamente a destra, ha poi assunto posizioni sempre più progressiste ed estreme; è stato un acceso dreyfusardo. Tra i suoi romanzi ricordiamo: Il Calvario (1886), Sébastien Roch (1890), Il giardino dei supplizi (1899), Diario di una cameriera (1900). Castelvecchi ha già pubblicato il volume di scritti scelti Passioni e anatemi (2016).
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