L'oscena signora D

Anno 2025
Autori HILDA HILST
Pagine 112
Cod. 9791256141470
Per la prima volta tradotto in italiano, L’oscena signora D è uno dei testi più emblematici e audaci di Hilda Hilst. Al centro del romanzo c’è Hillé – la signora D – una donna che, dopo la morte del marito Ehud, sceglie di ritirarsi a vivere in un sottoscala. Lì si mette a nudo per dar voce a un monologo teso, abissale e lirico insieme. Tra bestemmia e invocazione, memoria e desiderio, Hillé affronta i grandi temi esistenziali dell’assenza e della corporeità in una continua ricerca dell’inattingibile. Il testo, ibrido e sperimentale, alterna prosa, poesia, flusso di coscienza e dialoghi interiori, nello sforzo di raggiungere il reale di una donna il cui corpo è reso quasi disincarnato da un eccesso di domande che non arretrano davanti all’assoluto e in cui le parole tradiscono un’esperienza di voluttà. Con il suo linguaggio potente e densissimo, Hilst mette in scena una discesa negli abissi dell’anima e un confronto senza filtri con le molte maschere di un osceno inteso come ciò che resta fuori dal dicibile, al margine del mondo e del sacro.
HILDA HILST

HILDA HILST

(Jaú, 1930 – Campinas, 2004) È stata una delle voci più importanti, radicali, complesse e controverse della letteratura brasiliana del Novecento. Autrice di più di quaranta opere, fra poesia, teatro, prosa e cronaca, la sua è una scrittura visionaria, in costante dialogo con l’abisso e perciò difficilmente classificabile. Figlia di un padre schizofrenico, con le sue opere ha cercato di arginare la follia che temeva di aver ereditato. Dopo una giovinezza mondana nella San Paolo degli anni Cinquanta, si è ritirata a vivere nella leggendaria Casa do Sol, circondata da una famiglia allargata di amici, visitatori estemporanei e molti cani. Qui ha scritto fino alla fine della vita. A lungo ignorata dalla critica, che aveva assunto il modernismo paulista come fulcro della costruzione storico-critica della letteratura brasiliana, Hilda Hilst è emersa in tutta la sua grandezza negli ultimi anni della sua vita. Al giorno d’oggi è unanimemente considerata tra i maggiori scrittori del Novecento.