Progresso e regressione

Anno 2025
Autori Rahel Jaeggi
A cura di Giorgio Fazio
Collana Frangenti
Pagine 276
Traduzione di Francesco Ferrari
Cod. 9791256141012
L’abolizione della schiavitù, l’istituzione del welfare o la criminalizzazione dello stupro sono comunemente citati come esempi di progresso morale, segnali di un cambiamento in meglio. Da tempo, però, l’idea di un progresso storico unitario e continuo, valido per l’intera umanità, ha perso credibilità e suscita crescente scetticismo. Oggi, a livello globale, si lanciano piuttosto grida d’allarme per fenomeni regressivi: dal populismo autoritario di destra alla crisi della democrazia liberale, fino all’incapacità delle società di fronteggiare crisi economiche, ecologiche e geopolitiche. Ma ha senso parlare di regressione sociale senza richiamarsi, almeno implicitamente, a un’idea di progresso? È a partire da questa domanda che Rahel Jaeggi propone di recuperare la coppia concettuale progresso/ regressione come strumento essenziale per un’analisi critica delle trasformazioni sociali. Il progresso non è una marcia trionfale verso una meta prestabilita, né una vaga speranza rivolta al futuro, ma un modo razionale di affrontare i problemi sociali. Solo così, liberato dalle sue derive teleologiche ed eurocentriche, può tornare a occupare un posto centrale nella riflessione politica contemporanea.
Rahel Jaeggi

Rahel Jaeggi

Professoressa di Filosofia pratica e Filosofia sociale alla Humboldt-Universität di Berlino, si è imposta sulla scena filosofica occidentale come originale erede della Scuola di Francoforte. Insieme a Robin Celikates dirige il Centro di teoria critica di Berlino. Castelvecchi ha pubblicato Nuovi lavori, nuove alienazioni (2020) e Progresso e regressione (2025).