Hiroshima e Nagasaki, 80 anni dopo: il libro di Robert Jungk
Il 6 e il 9 agosto ricorrono gli ottant’anni dai bombardamenti atomici su Hiroshima e Nagasaki, ferite ancora vive nella memoria del mondo. In uscita dal 25 luglio con prefazione e cura di Daniela Padoan, Hiroshima, il giorno dopo di Robert Jungk, testimonianza imprescindibile sull’eredità di “quel giorno” e sul futuro che ci riguarda tutti.
«Jungk si addentra nell’insanabile dolore e spaesamento degli hibakusha, monumenti viventi la cui pelle, il cui sangue e i cui geni sono marchiati con la memoria di “quel giorno”, vittime di una guerra completamente nuova, facendoci guardare in faccia il futuro atomico».
Dalla Prefazione di Daniela Padoan
Dopo aver pubblicato, nell’immediato dopoguerra, il primo libro sulla storia della bomba atomica e dei suoi inventori, il giornalista e pacifista ebreo austriaco Robert Jungk – scampato alla Shoah e poi divenuto cittadino americano – si recò in Giappone per incontrare i sopravvissuti di Hiroshima.
Un gesto che univa simbolicamente le due catastrofi del Novecento: lo sterminio degli ebrei e il bombardamento che in pochi istanti aveva polverizzato settantamila persone, inaugurando l’era nucleare.
Da quel viaggio nacque un libro imprescindibile, fatto di macerie iridescenti, corpi galleggianti nei fiumi, figure smarrite nella nebbia come creature ultraterrene. A ottant’anni dalla devastazione di Hiroshima, quest’opera continua a restituire lo strazio di un popolo ridotto a tragico destinatario di un esperimento faustiano, svelando l’oscurità che si cela dietro la normalizzazione che chiamiamo pace. Con passo epico e lucidità implacabile, Jungk mostra le scorciatoie con cui ci illudiamo di comprendere avvenimenti la cui enormità ci sovrasta, lasciandoci – allora come oggi – sonnambuli sul baratro della distruzione atomica.

ROBERT JUNGK
(Berlino, 1913 – Salisburgo, 1994)
Giornalista e saggista, fondatore con Albert Einstein e Bertrand Russell del movimento pacifista antinuclearista Pugwash, amico dello scrittore Peter Weiss e del filosofo Günther Anders, nel 1986 ricevette il Right Livelihood Award, noto come “Premio Nobel alternativo”. Castelvecchi sta ripubblicando le sue opere: dopo Lo stato atomico (2024), di prossima uscita Il futuro è già cominciato.
Pubblicato il: 09 Gen 2025