Nell’autunno del 1915, nel piccolo paesino di Treytorrens, in Svizzera, avvenne l’incontro tra due giovani astri della cultura europea: Charles-Ferdinand Ramuz e Igor’ Stravinskij. Tra lo scrittore e il musicista si formarono allora le premesse di un’amicizia sfociata, tre anni più tardi, nella celebre Histoire du soldat, l’opera del compositore russo su libretto di Ramuz. Scrittore dai mille volti, Ramuz verosimilmente non conosceva l’intera opera di Stravinskij, ma restò impressionato dalla sua presenza fisica, da quel «piccolo uomo che emanava un sentimento di forza e di convinzione», una creatura formata da fede e certezze, un padre di famiglia presente e premuroso, un artista-artigiano infallibile e geniale. Questo libro è la cronaca del loro incontro, un racconto, come sempre in Ramuz, narrato per vie oblique, dove emergono i piccoli dettagli, le circostanze esatte, i gesti, le divagazioni, i silenzi, i quadri mobili che fecero da sfondo all’atto di nascita di una profonda amicizia.
Charles-Ferdinand Ramuz
Nato a Losanna il 24 settembre del 1878, pubblicò il suo primo romanzo, Aline, nel 1905. Fu una delle firme più importanti dei «Cahiers vaudois» e, nel 1914, tra i firmatari del manifesto Raison d’être. Nel 1918 scrisse il libretto per l’opera di Igor’ Stravinskij Histoire du soldat. Il libro sul compositore russo, qui presentato nella prima edizione italiana, apparve per la prima volta nel 1928. Morì a Pully, in Svizzera, il 23 maggio 1947.
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