Macchie azzurre, in una sera d’estate
Giovanni Fontana
Macchie azzurre, in una sera d’estate
Attraverso una narrazione polifonica, il romanzo ricostruisce un tormentato percorso esistenziale che si snoda fra Lombardia e Svizzera, dagli anni Trenta a oggi. Al centro del racconto, la figura umbratile di Elena, che nasce sul lago di Como, in un ambiente piccoloborghese segnato dal fascismo, e ricerca la propria strada a tentoni, allontanandosi sempre più dalla vita pensata per lei dalla madre: studia a Milano, si sposa in Svizzera e sperimenta una dolorosa maternità, per la malattia psichica del figlio maggiore che assorbe e, insieme, dà un senso alle sue giornate, medicando le sue frustrazioni. La personalità complessa, sfuggente, di Elena è messa a fuoco attraverso le testimonianze di chi ha condiviso il suo cammino: i figli Luca, il primogenito malato, e Pietro, mediocre incarnazione del buon senso; il marito nevrotico; il fratello; la cognata; un prete; uno psicanalista; una badante.
GIOVANNI FONTANA
È nato nel 1959 a Mendrisio (Svizzera) e ha insegnato per quasi quarant’anni nei licei ticinesi. Da critico, si è occupato soprattutto di Novecento, sia in poesia (Betocchi, Luzi, Orelli) che in prosa (Morante, Tadini), mentre in ambito narrativo ha pubblicato la raccolta di racconti Breve pazienza di ritrovarti. Nel gorgo di salute e malattia (Interlinea, 2015), con cui ha vinto il Premio svizzero di letteratura 2016.
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