Il Sessantotto e noi Testimonianza a due voci

Anno 2024
Autori Beppe Corlito
Collana Eliche
Pagine 162
Cod. 979-12-5614-182-1

Il 1968 è diventato un anno emblematico, un punto di non ritorno dopo il quale nulla è rimasto immutato. Per molti di coloro che hanno “fatto il Sessantotto”, quell’anno ha lasciato un’impronta indelebile. Romano Luperini e Beppe Corlito, partendo dalla comune esperienza politica, analizzano un fenomeno che ha segnato la storia mondiale, esaminandone le cause profonde e i segnali premonitori: la lotta contro l’autoritarismo, l’affermazione dell’assemblea e della democrazia diretta, il legame con la militanza e la tradizione comunista, l’emergere della questione femminile, la rivendicazione della corporeità e della sessualità. Ripercorrendo i propri vissuti, gli Autori individuano negli anni Settanta una cesura storica tra una prima fase “di massa” del movimento e una seconda, caratterizzata dal riflusso del movimento e dall’infausta ascesa della lotta armata, rivalutando, come possibile ipotesi rivoluzionaria, la «lunga marcia attraverso le istituzioni» promossa da Rudi Dutschke. Un lascito alle generazioni a venire, che testimonia di un sogno e di un movimento «senza fine».

Beppe Corlito

Beppe Corlito

Psichiatra, psicoterapeuta e militante politico, ha fatto parte di Potere Operaio Pisano e della Lega dei Comunisti. Leader del movimento degli studenti dell’ateneo pisano dal 1969 al 1975, ha insegnato Psichiatria sociale all’Università di Siena. Fa parte della redazione di «Allegoria», occupandosi di critica letteraria dal punto di vista psicoanalitico, e del comitato scientifico della Fondazione Bianciardi.