Il ragazzo che non doveva morire. L’omicidio Ramelli e cinquant’anni di ferite

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Federica Venni

Il ragazzo che non doveva morire. L’omicidio Ramelli e cinquant’anni di ferite

Con una nota di Giuseppe Sala

Milano, 13 marzo 1975. Uno studente diciottenne, militante dell’organizzazione giovanile dell’MSI, viene aggredito sotto casa da un gruppo di giovani di Avanguardia Operaia: morirà quarantasette giorni dopo. A cinquant’anni di distanza, il brutale assassinio di Sergio Ramelli è uno dei simboli degli Anni di Piombo, e ancora divide. Una frattura che si alimenta nei dibattiti politici, sui giornali, nei cortei: anzi, oggi il vecchio schema dei “rossi contro i neri”, dei morti “più morti degli altri”, torna a riproporsi con forza, e ogni ricorrenza è un pretesto per risalire sulle barricate. Con gli articoli del tempo, gli atti del processo e le testimonianze inedite dei protagonisti di allora, Federica Venni ricostruisce un’intera stagione della storia d’Italia, già così remota eppure mai superata: ricordarsene significa non dare per scontata la fine della violenza politica e fare in modo che non si ripeta. Allora Sergio Ramelli potrà smettere di essere un’icona fascista e tornare un ragazzo come tanti nella Milano degli anni Settanta; e la sua vicenda sarà testimonianza che di fronte al Male non c’è ideologia che tenga, ma semmai lo spazio per decidere secondo coscienza.

FEDERICA VENNI
Giornalista, si occupa di politica e cronaca per la redazione milanese di «la Repubblica». Ha collaborato anche con altre testate, come «Libero» e «il Giornale». Dopo essersi occupata di comunicazione politica e istituzionale al ministero dello Sviluppo Economico, è tornata a Milano, dove vive a due passi dai luoghi raccontati in questo libro. È autrice di C’è un pugile sul Duomo. Storie e sport a Milano (66thand2nd, 2023).

Agorà, Avvenire 27/04/25

Il Giorno 28/04/25

Ansa.it 29/04/25

La Repubblica 29/04/25

 

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