HILDA HILST
(Jaú, 1930 – Campinas, 2004)
È stata una delle voci più importanti, radicali, complesse e controverse della letteratura brasiliana del Novecento. Autrice di più di quaranta opere, fra poesia, teatro, prosa e cronaca, la sua è una scrittura visionaria, in costante dialogo con l’abisso e perciò difficilmente classificabile. Figlia di un padre schizofrenico, con le sue opere ha cercato di arginare la follia che temeva di aver ereditato. Dopo una giovinezza mondana nella San Paolo degli anni Cinquanta, si è ritirata a vivere nella leggendaria Casa do Sol, circondata da una famiglia allargata di amici, visitatori estemporanei e molti cani. Qui ha scritto fino alla fine della vita. A lungo ignorata dalla critica, che aveva assunto il modernismo paulista come fulcro della costruzione storico-critica della letteratura brasiliana, Hilda Hilst è emersa in tutta la sua grandezza negli ultimi anni della sua vita. Al giorno d’oggi è unanimemente considerata tra i maggiori scrittori del Novecento.