Hilda Hilst Dal 29 agosto in libreria "L’oscena signora D"

LA VITA
È stata una delle voci più importanti, e anche più radicali, complesse e controverse, della letteratura brasiliana del Novecento. Poeta, narratrice e drammaturga, ha costruito un’opera che intreccia misticismo e oscenità, riflessione filosofica e comicità irriverente. La sua scrittura sfugge ai generi e li fonde in forme ibride, sperimentando il flusso di coscienza, il teatro, la lirica e la prosa. Ha vissuto nella “Casa do Sol”, luogo di creazione anarchico e accogliente, riflesso della sua visione poetica.
Al centro della sua opera temi come la morte, Dio, il desiderio e la solitudine si affermano con una lingua esuberante e dissacrante. La sua celebre “tetralogia oscena” espone, con ironia e furia, una critica feroce alla mercificazione dell’arte e ai tabù sociali, rivelando una scrittura inclassificabile, visionaria, in costante dialogo con l’abisso.

L’OSCENA SIGNORA D
L’oscena signora D è uno dei testi più emblematici e audaci di Hilda Hilst. Al centro del romanzo c’è Hillé – la signora D – una donna che, dopo la morte del marito Ehud, sceglie di ritirarsi nel sottoscala della casa, da dove inizia un monologo furioso, lirico e grottesco. Oscillando tra bestemmia e invocazione, memoria e desiderio, la voce narrante attraversa l’assenza, la corporeità e la ricerca del divino. Il testo, ibrido e sperimentale, alterna prosa, poesia, flusso di coscienza e dialoghi interiori, con riflessioni sul dolore, la scrittura, la condizione femminile e il senso della vita. Con linguaggio esplosivo e densissimo, Hilst mette in scena una discesa negli abissi dell’anima e un confronto senza filtri con l’osceno, inteso come ciò che resta fuori dal dicibile, al margine del mondo e del sacro. Un libro estremo e necessario, che interroga il lettore come un grido nel buio.

IL SUO CAPOLAVORO FINALMENTE TRADOTTO IN ITALIANO DA ROBERTO FRANCAVILLA
Nessuno uscirà indenne dalla lettura dell’Oscena signora D.
Caio Fernando Abreu
Lo stupore che suscita l’opera di Hilda Hilst crescerà con il tempo. La sua scrittura è immune all’effimero.
Leo Gilson Ribeiro
Come la sua amica e ammiratrice Clarice Lispector, Hilda Hilst è una appassionata esploratrice del sacro e del profano, del puro e dell’osceno.
Benjamin Moser
Leggere Hilst è sentirsi ubriachi, eretici e meravigliosamente liberi.
Holly Pester

UN ESTRATTO
Mi limo le unghie nel buio, ascolto, me ne sto appoggiata alla parete nel sottoscala, ascolto me stessa, ci sono dei vivi là dentro oltre alla parola, si esprimono ma non capisco, pulsano, respirano, c’è un codice al centro, un grande ombelico, si dilata, tenta di parlarmi, mi spio incurvata, winds flowers astonished birds, my name is Hillé, mein name madame D, Ehud is my husband, mio marito, mi hombre, cos’è un uomo?
Hilda Hilst