La Sala di lettura di Tamworth. Sette lettere sul rapporto fra sapere utile, virtù e religione

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John Henry Newman

La Sala di lettura di Tamworth. Sette lettere sul rapporto fra sapere utile, virtù e religione

A cura di Michele Marchetto

Al deputato “conservatore riformista” Robert Peel, che inaugurando la Sala di lettura della Biblioteca nella città di Tamworth, in Inghilterra, esaltava la conoscenza scientifica come strumento del progresso non solo intellettuale, ma anche morale e perfino religioso, il sacerdote e teologo anglicano John Henry Newman risponde con una serie di lettere. I sette testi, pubblicati sul “Times” nel febbraio 1841 con lo pseudonimo di “Catholicus”, affrontano la sfida fondamentale che la modernità industriale e secolarizzata pone ancora oggi ai credenti di ogni confessione religiosa. Newman, ancora “fellow” del prestigioso Oriel College di Oxford prima della conversione al cattolicesimo, confuta con satira sottile e pungente le pretese di liberalismo e utilitarismo, e rivendica il primato della religione nell’educazione morale dei cittadini. In questo volume, le sette lettere beneficiano di una curatela di Michele Marchetto.

John Henry Newman

(Londra 1801 – Birmingham 1890) teologo e scrittore inglese. Si laureò a Oxford dove, nel 1827, divenne curato della chiesa dell’Università St. Mary. Con Keble, Pusey e Froude, fondò il «movimento di Oxford», una corrente religiosa avversa al liberalismo teologico e incline alla dottrina cattolica, le cui teorie sono espresse negli Opuscoli per il tempo presente (Tracts for the times, 1833-41), in gran parte opera di N. Nel 1845 si convertì al cattolicesimo. Nel 1847 fu ordinato sacerdote a Roma e si stabilì a Birmingham, dove fondò la scuola dell’Edgbarton Oratory. Fu eletto cardinale nel 1879. Fra le opere di N. ricordiamo i Sermoni (Sermons, 1843), il Saggio sullo sviluppo della dottrina cristiana (Essay on the development of christian doctrine, 1843), l’Apologia pro vita sua (1864) e il lungo poema Il sogno di Geronzio (The dream of Gerontius, 1867): in esse sono svolti i temi che segnarono il processo della sua conversione religiosa. Un posto particolare occupa l’Apologia, scritta in risposta al violento attacco mossogli da Kingsley: dalle sue pagine emergono la sensibilità e la nobiltà spirituale che tanto ascendente gli diedero sui suoi contemporanei. N. occupa inoltre con le sue opere teologiche (fra cui la Grammatica dell’assenso, Grammar of assent, 1870) un posto di rilievo nella storia del pensiero moderno.

 

 

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