Klaus Mann

(Monaco di Baviera, 1906 – Cannes, 1949)
Figlio di Katia e Thomas Mann, iniziò la sua carriera letteraria come enfant terrible negli anni della Repubblica di Weimar. Dopo il 1933 divenne un autorevole rappresentante della letteratura tedesca in esilio. I suoi romanzi più importanti vennero scritti nel periodo dell’emigrazione: “Sinfonia patetica” (1935), “Mephisto” (1936) e “Il vulcano” (1939). Morì per una overdose di sonniferi. A partire da “Alessandro. Romanzo dell’utopia” (2021), “Figlio di questo tempo” (2022), “Anja ed Esther” (2022) e “Punto d’incontro all’infinito” (2022), Castelvecchi pubblicherà tutta la sua opera.

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