(Portici, 1871 – Mont Pèlerin, 1942) Formatosi tra Bologna e Torino nei primi decenni dell’Italia unita, diviene già negli ultimi anni dell’Ottocento un importante protagonista della vita politico-culturale del Paese. Acuto osservatore della crisi di fine secolo, dell’Italia giolittiana e della Prima Guerra Mondiale, si oppone fin da subito al fascismo, divenendo uno dei principali esponenti dell’antifascismo culturale. Intellettuale poliedrico e brillante, fortemente cosmopolita, autore di numerosi saggi di storia e di importanti riflessioni a carattere filosofico-politico, redatti anche in francese e inglese, è figura di primo piano del panorama intellettuale del primo Novecento e tra gli studiosi italiani più conosciuti e apprezzati a livello internazionale.
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